Aziende italiane destinate a primeggiare.

Noi italiani siamo destinati a primeggiare. Con i nostri “gioielli in bottiglia”, simboli e ambasciatori del Made in Italy. Da affiancare al nostro “oro giallo” (olio), “oro rosso” (zafferano) e “diamante bianco” (tartufo), come dicevano i fratelli italoamericani John e Harry Mariani, fondatori dell’azienda Banfi, che portarono oltre oceano le bottiglie di Brunello facendo innamorare gli “States”.

Sarebbe ora che noi italiani smettessimo di criticarci, smettessimo di sottolineare i nostri punti deboli e imparassimo ad esaltare i nostri punti di forza.

Tre regioni italiane figurano tra le prime dieci in Europa per livello di valore aggiunto industriale: Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna (dati Eurostat). La Lombardia è di fatto la prima regione industriale davanti a due regioni tedesche (Stoccarda e Oberbayern). Il Veneto è al sesto posto e l’Emilia-Romagna all’ottavo. Questo “nuovo triangolo industriale” italiano è cresciuto molto più della media italiana ed europea tra il 2015 e il 2022.

In particolare i prodotti italiani di alta gamma non hanno competitor a livello globale. La manifattura italiana di alta gamma (lusso) corre più di altri comparti, più dei competitor internazionali e più del Pil dell’Italia. La “nostra” impresa non smette mai di cercare/creare nuovi clienti e nuovi mercati, e lo fa come un tempo senza rumore, sottovoce. Un’impresa proiettata sui mercati mondiali, ma radicata sul territorio italiano.

Tma, tessile-moda-accessorio. Il sistema moda italiano nel suo complesso cresce ben più della media. Ha mantenuto in Italia le produzioni a maggior valore aggiunto, perché qui da noi ci sono conoscenze artigianali inimitabili. Il quadrilatero del lusso è per ammissione di tutto il mondo un distretto dello shopping senza uguali. E per orgoglio nazionale ci tengo anche a ricordare che: a capo di Vuitton c’è un manager italianissimo (Pietro Beccari); nel bellunese è basata Kering Eywear con a capo Roberto Vedovotto e che Kering Beauté (cosmetici) è guidata da Raffaella Cornaggia.

Auto e moto. Lusso ed auto sono un’accoppiata vincente. Ferrari, Lamborghini e Ducati hanno raggiunto nel 2022 risultati eccellenti, in un settore che sta vivendo difficoltà e trasformazioni mai conosciute prima.

Nautica. Il Global Order Book 2023 evidenzia che l’Italia si attesta al vertice della classifica mondiale per i cantieri che fabbricano yacht sopra i 24 metri. 593 progetti contro i 76 dell’Olanda, i 20 della Germania. In particolare. Azimut Benetti è prima al mondo nella Top 19 dei costruttori, seguita da Sanlorenzo e al terzo posto dalla taiwanese Ocean Alexander.

Vino. Il vino è la prima voce dell’export agroalimentare italiano. Le bottiglie di fascia alta hanno più successo delle altre e parliamo di etichette che nei ristoranti americani, partendo dai 70 dollari in su, hanno quadruplicato le vendite e che nei ristoranti francesi sono sempre più presenti. Dall’Amarone al Sassicaia, ormai nel mondo ha un posto di rilievo il nostro vino pregiato.

Gioielli. Il distretto principale è quello piemontese di Valenza: è lì che si producono i gioielli per le maison del lusso. E la richiesta è in costante ascesa.

Cosa dire poi del settore arredo e del settore turismo? L’Italia è la prima scelta della clientela ultra high net worth. I super-ricchi di tutto il mondo.

I messaggi, su cui da anni insisto, sono tre:

  1. il settore del lusso conferma di essere un settore particolarmente resiliente: ogni volta che c’è una flessione rimbalza più forte. Nessuno è in grado di prevedere l’andamento futuro dei consumi, ma nel lungo periodo il settore dei beni di lusso potrebbe ancora regalare grandi soddisfazioni;

  2. investire in Italia non significa investire nell’indice di borsa italiano, bensì significa investire in aziende, medio piccole, spesso familiari, straordinariamente efficienti, molto spesso non quotate nel mercato azionario italiano;

  3. l’azionario registrerà nel lungo periodo un maggior rendimento rispetto ad ogni altro investimento perché consente di investire nella creatività, nell’ingegno e nella produttività di centinaia di migliaia di imprenditori e lavoratori di talento.

Questi investimenti sono possibili solo affidandosi a società di gestione specializzate. E mi vengono in mente, a puro titolo di esempio, Gam Luxury Brands e Algebris Core Italy.

Anche saper fare acquisti è un’arte.”

Stella Diamond

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