1) L’oro ha sempre esercitato il suo fascino sugli uomini.
L’oro ha deciso il destino di re ed imperatori. Già ai tempi di Augusto l’oro era la moneta universale e il modo più semplice per trasmettere la ricchezza di padre in figlio.
Ancora oggi insieme ad altri metalli e pietre preziose è sinonimo di ricchezza.
Estratto dalle viscere della terra in gran parte torna sotto terra: nei forzieri delle banche centrali (ne è un esempio Fort Knox a New York) e delle banche commerciali (come in Lombard Street a Londra) o nelle casseforti delle case private.
2) L’oro è uno dei pochi metalli che non ha paura del tempo. È chimicamente inerte, significa che resiste ad acidi e agenti atmosferici mantenendo sempre la sua lucentezza. Al Museo Egizio del Cairo è conservato un dente d’oro di 4.500 anni che si dice sia in “condizioni sufficientemente buone per essere impiantato nella bocca di qualcuno”.
3) Nella lista dei principali produttori d’oro al primo posto è la Cina, seguita dalla Russia e dall’Australia. Il Sudafrica che negli anni Ottanta era il più grande produttore d’oro, a maggio 2024 figura solo al nono posto.
I costi di estrazione (energia, salari, vincoli sociali ed ambientali) sono quasi triplicati negli ultimi 10 anni e si attestano nel primo trimestre dell’anno a 2072 dollari/oncia medi.
Visto il costo elevato di estrazione il riciclaggio è diventato un industria fiorente. Circa il 90% proviene dal recupero di gioielli usati o dal riciclo di oro per uso medico, il restante 10% dal recupero di oro usato nell’industria. Nella tecnologia che usiamo quotidianamente sono infatti presenti piccole quantità d’oro: nelle memorie dei microchips, negli aerei e nei treni, e persino nei satelliti e nei caschi degli astronauti.
4) Le quotazioni del lingotto in questi giorni sono costantemente sopra i 2.500 dollari l’oncia, un record storico. E si conferma costantemente uno dei migliori investimenti nel 2024, con un rialzo da inizio anno ben superiore al 20% e ben superiore ai listini azionari.
Chi legge le mie “Curiosità” ben sa di quante volte negli ultimi anni ho consigliato l’acquisto. Tuttavia vorrei sfatare due miti:
- l’oro quest’anno batte i listini azionari, ma è una eccezione, non la regola. Negli ultimi 50 anni l’indice azionario mondiale ha guadagnato il 17.000%, mentre l’oro solamente il 1.300%;
- l’oro è considerato un bene rifugio, ma attenzione, il suo prezzo è tutt’altro che stabile. Nel primo trimestre del 2021 il prezzo dell’oro era precipitato del 15%, da 2.000 a 1.700 dollari/oncia, e nello stesso periodo del 2022 di circa il 20% da 2.000 a poco più di 1.600 dollari per oncia.
L’investimento nell’oro va affrontato come ogni altro investimento, è per prima cosa affidiamoci a dei professionisti.
“L’oro non è tutto, c’è anche il platino.”
Paperon de Paperoni