Tutte le storie incominciano con “C’era una volta”.
Con questa frase Ernest H. Gombrich iniziava il suo libro “Breve storia del mondo”.
Con i ricordi possiamo illuminare il passato e con i ricordi di scuola inizia la mia storia di oggi. Con il mio caro compagno di banco, Massimo C., tenore, che ieri sera mi ha emozionato una volta ancora. Ascoltarlo alla Scuola Grande di San Teodoro, nel cuore di Venezia, mentre cantava le arie di Verdi e Puccini è stato fantastico.
La Boheme e Tosca mi portano alla mente che quest’anno si festeggiano i cento anni dalla morte di Giacomo Puccini.
E’ nel cuore di Lucca nel 1858 che inizia la storia di uno dei più grandi compositori di sempre, un’immortale. Ed è a pochi chilometri, sulle sponde del lago di Massaciuccoli, il luogo che Puccini scelse come dimora per venti anni. Aveva li trascorso lunghi periodi di villeggiatura e nel 1891 decise di trasferirvisi. Al suo arrivo fu accolto con tripudio da un comitato di accoglienza che rese piccolina la locale stazione dei treni. Oggi il luogo è stato rinominato Torre del Lago Puccini.
La Manon Lescaut, La Boheme, Tosca, Madama Butterfly e l’ultima sua opera lasciata incompiuta, Turandot: opere intramontabili.
Puccini è sepolto proprio lì, nella cappella che il figlio fece realizzare per lui. Puccini morì prematuramente a Bruxelles il 29 novembre 1924 dopo un’operazione alla gola.
Ogni anno gli abitanti del posto lo celebrano con un festival a suo nome che trova origine qualche anno dopo la sua morte dagli sforzi, tra gli altri, dell’altro compositore toscano dell’epoca, il livornese Pietro Mascagni.
Quel che mi colpisce della storia di questo immenso compositore sono gli sforzi per realizzare il suo sogno più grande, la carriera operistica. Si trasferì a Milano per frequentare il Conservatorio, visse in condizioni di precarietà economica, realizzò il sogno che lo avrebbe reso immortale.
Per il centenario è possibile visitare la Casa Natale, la Villa Museo Puccini ed seguire le rappresentazioni a lui dedicate dal 12 luglio al 7 settembre durante il Festival Puccini 2024.
“Il segreto del successo risiede nella costanza con cui si persegue uno scopo”
Benjamin Disraeli