Oro: un flash sul prezzo e sulle novità fiscali

Nel 1933 il presidente uscente degli Stati Uniti Hoover disse al presidente entrante Roosevelt: “Abbiamo l’oro perché non possiamo avere completa fiducia nei nostri governi”.

Nello stesso anno, mentre il presidente e il segretario al tesoro discutevano dell’ascesa al potere di Hitler e dei dettagli del New Deal, la politica economica per combattere la depressione del 1929, decisero di svalutare progressivamente il dollaro rispetto all’oro. Il responsabile del bilancio definì questa decisione “la fine della civiltà”.

Dell’oro ho parlato a lungo negli ultimi anni consigliandone spesso l’acquisto.

La “barbara reliquia” ha raggiunto il massimo storico a 2.448,8 dollari l’oncia. L’aumento vertiginoso di queste settimane ha riguardato anche gli altri metalli preziosi (argento, platino e palladio) e anche i metalli industriali. L’alluminio ad esempio ha raggiunto i massimi dagli anni ‘80 a seguito delle sanzioni ai metalli provenienti dalla Russia.

L’oro continua l’incredibile sequenza di record, trainato dall’acquisto delle banche centrali, Cina in testa, e dagli acquisti speculativi.

Con la legge 7 del 17/1/2000 è stato liberalizzato il possesso di oro anche per i privati. Io ho spesso consigliato di acquistare oro in maniera più comoda tramite ETC in oro fisico. Ma in queste settimane fortissimi acquisti sono stati invece sull’ “oro di carta”, in particolare in prodotti innovativi detti “ETF algoritmici”.

Costosa la barbara reliquia? Non rispetto ai mercati azionari. Nella loro ascesa comune, l’oro e le borse mondiali raccontano una storia interessante: negli ultimi 50 anni, convertito in euro, il mercato azionario globale è cresciuto del +17.000%circa, l’oro di solo il 1.300%. Il professore della SDA Bocconi C.A. Carnevale Maffé in un suo recente articolo ha scritto: “Oro: dal “rifugio” al “loculo”, il passo è breve”.

Oggi ha ancora senso investirvi anche tramite l’acquisto di strumenti finanziari specifici? Direi proprio di si, tuttavia solo se appropriato per le esigenze dei risparmiatori e solo con gli strumenti giusti.

Infine segnalo che la legge di bilancio 2024 ha cambiato le regole di determinazione delle plusvalenze per le cessioni di metalli preziosi.

Un cambiamento radicale che va ad impattare in maniera profonda sul sistema di tassazione e genera un aggravio notevole per i contribuenti.

Le persone che non hanno conservato i documenti di acquisto, non potendo provare quindi il prezzo di acquisto, dal 1 gennaio 2024 pagano il 26% sull’intero controvalore della vendita. Ben 4 volte quanto avrebbero pagato fino al 31/12/2023. Un salasso.

 

La normalità è come una strada asfaltata: camminarci è comodo ma non vedrai sbocciare i fiori

Vincent van Gogh

 

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