Marco Polo 700

Tutte le storie incominciano con “C’era una volta”. Con questa frase Ernest H. Gombrich iniziava il suo libro “Breve storia del mondo”.

Con i ricordi possiamo illuminare il passato e con i ricordi di scuola inizia la mia storia di oggi.

Nel tredicesimo secolo dall’Asia arrivarono fino ai confini dell’Europa nuove orde di cavalieri, i mongoli. Comandati dal loro re Genghiz-Kahn, erano tanto terribili che non gli resistette nemmeno la grande muraglia. Conquistarono la Cina, mettendola brutalmente al sacco. Presto il loro regno fu il più grande che sia mai esistito al mondo.

Intanto a Venezia nel 1254 nacque Marco Polo, il grande viaggiatore veneziano, figlio di Nicolò. Il padre, in società con il fratello commerciava con l’Oriente, e fu certamente per spirito commerciale che i fratelli Polo raggiunsero la misteriosa e lontana Cina.

I fratelli portarono con se il giovane Marco e al termine di un viaggio che durò tre anni raggiunsero la leggendaria Pechino, capitale dell’immenso impero del signore dei mongoli Kubilay Khan, nipote di Genghiz-Kahn.

Per l’imperatore i veneziani erano fonte infinita di notizie riguardanti una terra per lui lontanissima e diversa e per questo permise loro di tornare in patria solo dopo 17 anni, nel 1292. Narra una leggenda veneziana che i loro parenti, dopo ormai 24 anni dalla partenza e a causa degli strani abiti che indossavano, non li riconobbero.

A Venezia la famiglia dei Polo aveva casa vicino al Ponte di Rialto. La “Corte Seconda del Milion” ci ricorda “Il milione”, la famosa opera che Marco Polo, prigioniero dei Genovesi dopo la battaglia di Curzola, dettò a Rustichello da Pisa, il suo compagno di cella.

Sebbene Marco non sia stato il primo europeo a raggiungere la Cina, fu il primo a redigere un dettagliato resoconto del suo viaggio e fu quindi ispirazione per le successive generazioni di viaggiatori europei, uno dei suoi lettori più noti fu Cristoforo Colombo. Per questo il libro con cui Marco racontò la Cina e l’Asia ai suoi ignari contemporanei è giustamente considerato uno dei libri più belli dell’avventura umana.

Venezia ha già dato il via alle celebrazioni per i 700 anni della morte di Marco Polo, uno dei suoi più illustri cittadini. E’ stato preparato un calendario di eventi sulle tracce di Marco Polo. La prima mostra si chiama “L’Asse del Tempo: tessuti per l’abbigliamento in seta di Suzhou” ed è allestita fino al 29 febbraio al Museo di Palazzo Mocenigo.

Per chi vuole informazioni si trovano in “leviedimarcopolo.it”

Il segreto del successo risiede nella costanza con cui si persegue uno scopo

Benjamin Disraeli

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