Smart working e l’apocalisse degli uffici

Il 2023 si è concluso con i mercati azionari in discreta ripresa, dopo la debacle del 2022.Non tutti i settori però sono andati allo stesso modo ed il peggiore è stato sicuramente l’immobiliare, con un crollo di oltre il 30%.

Molto preoccupata la Cina, dove il big di settore Evergrande ha abbassato la saracinesca, travolto da una montagna di debiti. Stessa sorte per l’austriaca Signa. Ma anche dall’altro capo del Mondo la situazione non brilla: a testimoniarlo la bancarotta del colosso statunitense WeWork.

Si trattava di una società specializzata nel proporre spazi per il lavoro condiviso (co-working) che con il Covid è colata a picco.
WeWork, che vantava il maggior numero di uffici a Manhattan, è stata infatti travolta dal cambiamento innescato dalla pandemia: il coworking, trend di assoluto successo che ha cavalcato negli anni della sua crescita, è stato soppiantato dallo smart working, la nuova tendenza del “lavoro da casa”.

A Manhattan è in corso la grande fuga dei lavoratori dai grattacieli. Si sono svuotati in pochi anni l’equivalente di 30 Empire State Building. Nessuno oggi conosce l’esito finale di questo cambiamento epocale nel modo di lavorare. Il dibattito resta aperto. Uno studio condotto dalla Columbia University chiamato “Lavoro da casa e l’apocalisse degli immobili per uffici” prevede nei prossimi anni un crollo dei prezzi anche oltre il 50% rispetto all’epoca pre-pandemica.

Anche in Italia lo smart working sta soppiantando le scrivanie fisse. Nel 2023 gli investimenti immobiliari nel settore uffici in Italia ed in Europa sono crollati del 74%. Così a Milano le grandi banche cercano soluzioni per riutilizzare le loro sedi ormai ricche di spazi vuoti. Ne è un esempio Unicredit che stà subaffittando il 40% degli oltre 20 piani della sua Torre B in piazza Gae Aulenti.

Ai risparmiatori che vogliono tutelare e far crescere i loro patrimoni suggerisco ancora una volta di evitare il “fai da te”, e quindi l’acquisto di singoli titoli in autonomia, e di investire diversificando mediante strumenti finanziari gestiti da accreditate società internazionali di gestione del risparmio.

C’è sempre una via per fare le cose in modo migliore.

Thomas Edison

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *