Conosciamo tutto tranne il presente

Berkshire Hathaway chiude il trimestre in rosso per 12,7 miliardi di dollari. Le quotazioni in calo delle partecipate, in particolare di Apple, mandano in rosso il colosso americano ancora oggi controllato dal fondatore Warren Buffet.

Sotto la guida di Buffet, dal 1965 fino ad oggi, il valore degli investimenti della società è cresciuto ad un tasso annuale del 20%, pari a un rendimento complessivo di 4.300.000%. Nel 2015 la sua finanziaria perse oltre il 12%, il 2018 fu poi un anno nero (il peggiore dal 2001) con una perdita record di 25,4 miliardi di dollari. Infine anche nel 2022 la società ha realizzato una perdita di ben 22,8 miliardi di dollari.

Sicuramente per meritarsi il soprannome di «Oracolo di Omaha» un motivo c’è, anzi, più di uno.

Nei momenti di flessione Warren Buffet ha sempre dimostrato ottimismo. Anche oggi si aspetta che i guadagni dell’azienda siano “significativamente positivi nei decenni futuri”, aggiungendo che le perdite registrate nel quarto trimestre sono “sconsideratamente titolate dai media” e “disinformano completamente gli investitori”.

Suole ripetere che non c’è niente di complicato nell’azione di investire, è sufficiente darsi un metodo, la vera difficoltà è essergli fedele, senza lasciarsi trasportare da facili entusiasmi, senza farsi intimorire da qualche periodo buio, senza farsi influenzare dalle previsioni, dalle notizie e dal comportamento altrui.

Se ci pensate è come seguire una dieta. Che bisogna investire quando i prezzi sono bassi, che bisogna diversificare, che bisogna comperare quando gli altri vendono e che bisogna aspettare ed essere pazienti, queste sono cose che sappiamo tutti. Ma un conto è dirlo, un altro è farlo quando si è da soli.

I grandi investitori come Buffet insegnano invece che i risultati di un investimento, dipendono solo in parte dalle scelte di investimento, il più delle volte la differenza la fanno i comportamenti, ed in particolare la pazienza.

Sul mercato finanziario il tempo (cioè investire in un’ottica di lungo periodo) conta molto di più delle tempistiche (ovvero cercare di indovinare come si muoverà un titolo nell’immediato futuro).

La storia, cifre alla mano, da ragione a Warren Buffet. Non vi sono regole precise, ma le osservazioni storiche sono degne di nota:

1) dal 1946 (77 anni) lo S&P 500, l’indice azionario americano, ha registrato 31 flessioni tra il 10% e il 20%;

2) le flessioni superiori al 20% si sono verificate circa ogni 6 anni, sono durate mediamente 15 mesi e il crollo medio è stato del 34%;

3) la buona notizia è che le fasi di rialzo sono durate mediamente 66 mesi (quattro volte più dei ribassi) e hanno generato un guadagno medio del 192% (sei volte di più delle perdite generate nei momenti di ribasso).

Grande perdita, guadagno ancora più grande. Ci vogliono tempo e pazienza.

 

“Investire con successo richiede tempo, disciplina e pazienza. Non puoi fare un bambino in un mese mettendo incinte nove donne”

WARREN BUFFET

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *