Esce nel 1983 “Una poltrona per due” il film di John Landis con Eddie Murphy, Dan Aykroyd e Jamie Lee Curtis, una delle più famose commedie degli anni ottanta e uno dei più celebri film natalizi di sempre.
La Curtis recita la parte di Ophelia, una giovane prostituta. Dopo anni di “carriera” è riuscita a risparmiare 42.000 dollari e, investendoli in Treasury Bill (titoli di stato americani), decide che può smettere di lavorare e con gli interessi vivere di rendita.
Per molti anni questo non è stato più possibile, perché negli anni che hanno seguito la grande crisi finanziaria abbiamo vissuto in un mondo rovesciato in cui i tassi di interesse sono stati a zero o addirittura sotto zero ed era il creditore a pagare interessi al debitore. Paradossale!
Ebbene con la pandemia la situazione ha addirittura raggiunto il suo punto peggiore: il 26 novembre 2020 anche i titoli di Stato dei Paesi più “fragili” (piigs), Portogallo ed Italia, sono finiti sotto zero.
Quando l’Austria emise, nell’estate del 2020, una obbligazione con cedola dello 0,85% e scadenza 2120 (100 anni) fu ritenuta così attraente che ricevette richieste di sottoscrizione per 16 miliardi di euro, 8 volte la quantità offerta e il suo prezzo schizzò addirittura a 140 in pochi mesi.
Quando l’Italia emise un BTP con cedola del 2,125% e scadenza scadenza 2072 (50 anni) la corsa dei risparmiatori fu altrettanto entusiastica.
A distanza di un paio di anni soltanto la situazione è drasticamente cambiata, dai BTP italiani ai Treasury americani oggi il rendimento è ovunque 5%. Tuttavia il rialzo generalizzato dei tassi di interesse ha causato la caduta dei prezzi delle obbligazioni:
– il titolo di stato austriaco è crollato a 35;
– il BTP italiano a 50. Chi ha investito 100.000 euro e oggi vuole vendere porta a casa solo 50.000 euro.
Oggi abbiamo una grande opportunità, perché il mercato fa il prezzo e non il valore, quindi oggi possiamo comperare soluzioni di valore a prezzi bassi. Come Ophelia del film possiamo ottenere un ottimo rendimento dai nostri risparmi investendoli in obbligazioni di istituzioni solide.
Ma i BTP Valore che vanno a ruba tra i piccoli risparmiatori italiani sono davvero soluzioni di valore? O dobbiamo cercare altrove?
Deficit, Debito Pubblico, Spread… e se prima di fine anno le solite agenzie di rating, o se l’anno prossimo le solite Germania ed Olanda, ricominciassero a ricordarci che un debito elevato è un pericolo?
Ancora una volta ho l’occasione per ribadire che per preservare i nostri patrimoni è meglio evitare di prendere scommesse su singoli titoli, soprattutto quando sembrano popolari, ed è saggio diversificare investendo in strumenti finanziari collettivi di risparmio affidati a gestori di comprovata professionalità.
Più di un boomerang non ritorna, sceglie la libertà.
Stanislaw Lec