“Vite al limite” è un programma televisivo di grande successo che va in onda in America dal 2012 con il titolo di My 600 lb life. Ha come protagonista il Dottor Nowzaradan, medico chirurgo titolare di una clinica a Houston, Texas, un luminare dai metodi bruschi che spinge i pazienti a perdere peso.
Sappiamo tutti che l’obesità è un grande problema di salute. Secondo l’Organizzazione mondiale della sanità colpisce 650 milioni di persone nel mondo. Negli Stati Uniti i dati sono i più allarmanti. Prima della pandemia si è fatta una stima: oltre il 42,4% degli americani adulti è sovrappeso.
Negli Stati Uniti le persone gravemente obese sono il 9,2% della popolazione. Per fare un esempio si considera gravemente obeso un uomo di 180 cm che pesa 130 kg. Il loro numero è raddoppiato negli ultimi 20 anni, ed è allarmante il dato dei bambini: il 19,3% dei ragazzi americani è obeso.
Ci sono prove fondate che questo porta a problemi di salute. In Europa si stima che l’obesità contribuisca a una morte su 13.
Tutti questi studi vengono fatti dalle autorità sanitarie nazionali per valutare l’enorme onere finanziario che comporta alla società la cura delle persone obese. Negli Stati Uniti il costo complessivo è pari a 147 miliardi di dollari all’anno.
Che cosa si può fare al riguardo?
La tradizione indica dieta sana ed esercizio fisico regolare: mangiare meno e muoversi di più.
Ogni anno vengono spesi miliardi in libri di diete. Il fatto è che solo il 20% delle persone che hanno fatto una dieta riescono poi a mantenere il peso forma. La perdita di peso innesca infatti una risposta ormonale che accresce il senso di fame e induce a mangiare di più. E’ come se il corpo si opponesse al dimagrimento, come se volesse accumulare calorie per un futuro in cui potrebbero scarseggiare. Come fanno i cammelli con l’acqua.
L’obesità quindi è proprio una malattia cronica, influenzata dalla genetica, dalla fisiologia, e anche da ambiente, lavoro ed istruzione.
Come si sta muovendo la scienza?
La scienza si sta focalizzando principalmente sui farmaci. Novo Nordisk il colosso farmaceutico internazionale con sede in Danimarca ha per primo commercializzato un trattamento farmacologico che riduce l’appetito. Il farmaco si chiama Wegovy.
Questo prodotto probabilmente è il primo di una serie che arriverà sul mercato nei prossimi anni. Perché questa opinione? Perché gli esperti pensano che questo sia un mercato ricchissimo, dove fare profitti. Solo negli Stati Uniti si contano quasi 24 milioni di persone gravemente obese, se ognuna di queste fosse curata per un anno a 12 dollari al giorno di medicine si spenderebbero 105 miliardi di dollari.
Ma chi pagherà questo trattamento? Negli Stati Uniti sono le compagnie assicurative, da noi la Sanità pubblica. Insomma un costo non indifferente per qualcuno e un potenziale business per le società farmaceutiche.
E forse potrebbe essere un affare anche per i risparmiatori che cercano qualche idea di investimento.
Insomma, chi di noi non aspira a pesare qualche chilo di meno?
Prima di desiderare fortemente una cosa, bisogna verificare quanto sia felice chi la possiede.
Francois De La Rochefoucauld (15/09/1613- 17/03/1680; scrittore, aforista e filosofo francese)