Ribassi e riprese

Stamattina leggendo i vecchi articoli de il Sole 24 Ore ho trovato tanti spunti interessanti.

Lo studio della storia, in primis, ci aiuta ad interpretare il presente e a decidere come comportarci nel futuro: sapere cosa è accaduto nei momenti di mercato di forte calo e soprattutto cosa è accaduto dopo è un elemento di conoscenza che ci rende consapevoli.
Certamente questo richiede forza e coraggio per gli investitori e più di ogni altra cosa occorrono “consulenti finanziari da paura”.

Nell’ultimo periodo l’emergenza climatica e il covid-19 sono passati in secondo piano e questo ci porta subito a fare riflessioni importanti.

Ancora non abbiamo abbandonato i timori per il covid e dobbiamo improvvisamente fare i conti con la guerra e l’inflazione, che era già in aumento prima dell’invasione dell’Ucraina.

Gran parte di ciò che sta accadendo in questo momento è nuovo per le persone più giovani. L’ultima volta che abbiamo avuto livelli di inflazione come questi era quarant’anni fa, l’ultima volta che abbiamo visto un paese invaderne un altro in Europa è stato ottant’anni fa.

La politica ha commesso errori gravissimi, l’inflazione è sfuggita di mano e ora mentre si contano le prime vittime la politica sta cercando una soluzione. La soluzione scelta è dolorosa.

In questi mesi i mercati azionari sono stati massacrati, i titoli di Stato – ritenuti normalmente più sicuri – sono stati massacrati, le criptovalute che hanno sfidato il monopolio del dollaro sono state annientate. Lo Sri Lanka è il primo Paese a dichiarare default nel 2022, ma la politica mieterà le sue vittime anche in altri Paesi poveri, Italia compresa, e anche sulle imprese e le persone più fragili, più indebitate.

La storia insegna che prima o poi una soluzione si trova sempre, e che anche la soluzione arriva improvvisamente. Ecco due articoli de Il Sole 24 Ore:

  1. 4 giugno 1988: “Si investe meglio nei momenti peggiori.” “Se avessi ascoltato il mio consulente oggi, invece di 105 milioni ne avrei avuti 250…è solo nei momenti di grande ribasso e “perdita” che si possono cogliere delle enormi opportunità.”

  2. 14 marzo 2020: “Ribassi e riprese dei mercati.” Fra il 2000 e il 2002, lo scoppio della bolla di internet e l’attentato alle Torri Gemelle determinarono il calo (durato 25 mesi) del 44% dell’indice azionario americano S&P500, che nei 5 anni successivi guadagnò il 110%. Fra il 2007 e il 2009, la crisi dei mutui subprime e il fallimento di Lehman Brothers causarono 18 mesi di flessione del medesimo indice, che totalizzò il -52%, ma durante i successivi 58 mesi di rialzo guadagnò il 225%

Ennio Doris, fondatore di Mediolanum, nel 2018 classificato 17° uomo più ricco d’Italia che è venuto a mancare nel 2021, durante la crisi covid invitò i risparmiatori ad approfittare del momento di flessione dicendo:

Ogni periodo di crisi fa parte di una inarrestabile crescita continua di lungo termine, segue le vicende umane, sempre in progresso.”

Effettivamente è così. I mercati finanziari penalizzano i momenti negativi e premiano poi le riprese. La storia ci insegna che i momenti di crisi sono sempre stati superati, che si guadagna di più di quanto si perde, e che vince l’investitore di lungo periodo, che è un investitore simile a chi compera casa per investimento o per incassare una rendita: “compro e tengo”.

Anche la pazienza è una forma di azione. Auguste Rodin (12/11/1840-17/11/1917: scultore e pittore francese)

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *