Correva l’anno 1852 quando Elisha Otis inventò il blocco di sicurezza per montacarichi. Durante la Grande esposizione universale che si tenne a New York nel 1853, l’inventore statunitense tagliò la fune di un montacarichi, e con grande sorpresa di tutti, la cabina che avrebbe dovuto distruggersi con l’impatto al suolo, si fermò. Era nato così l’ascensore moderno. Solo dopo quattro anni venne messo in funzione il primo moderno ascensore per il trasporto di persone, in un negozio di porcellane a New York. Fin da subito l’ascensore si rivelò uno strumento rivoluzionario. Già con i primi ascensori i nobili, che abitavano prevalentemente i piani bassi degli edifici, lasciando gli appartamenti ai piani alti alla servitù, iniziarono a preferire appartamenti con viste panoramiche. In Italia il primo ascensore fu installato nell’albergo Costanzi di Roma, su progetto delle officine Stigler. Era il 1870. Nel 1880 il tedesco Werner von Siemens introduce nell’ascensore il motore elettrico, rendendolo più efficiente e veloce. Oggi l’ascensore è una tecnologia estremamente sicura, ecocompatibile e indispensabile. In assenza di aria condizionata i moderni grattacieli sarebbero invivibili; senza l’acciaio o il cemento armato sarebbero irrealizzabili; e senza l’ascensore sarebbero inaccessibili. La città moderna semplicemente non esisterebbe senza l’invenzione fatta da Otis quasi 170 anni fa e la società da lui fondata è ancora la numero uno a livello mondiale. Si tratta di un mercato ancora molto concentrato. I primi quattro produttori (Otis, Schindler, Kone e Thyssen) detengono circa il 60% del mercato e riescono a mantenere la loro posizione dominante. Perché parlare oggi di ascensori. Perché in novembre. Ma perché l’ascensore fa bene alla salute e fa bene al patrimonio.Perché fa bene alla salute? In Italia, secondo i dati Istat, la caduta dalle scale è tra le cause che più frequentemente sono all’origine di infortuni in ambiente domestico.Perché fa bene anche al patrimonio? La modernizzazione degli edifici rientra nei grandi piani infrastrutturali lanciati dagli Stati Uniti (Jobs Plan) e dall’Unione Europea (Green Deal). Pensiamo che oggi più della metà della popolazione mondiale vive nelle città e che si stima che tale percentuale sia destinata a salire al 70% entro il 2050. La necessità di investimenti nelle città, secondo molti esperti, potrebbe favorire il settore degli ascensori e delle scale mobili. Quando si parla di città intelligenti (smart city) non bisogna infatti pensare solo a robotica e design futuristico. Nella città moderna sono fondamentali anche invenzioni, come quella dell’ascensore, che risalgono a tanto tanto tempo fa.
“Il mondo è fatto a scale, chi è furbo prende l’ascensore.”
MARCELLO MARCHESI (“IL BRANDY CHE CREA UN’ATMOSFERA” 4/4/1912-19/7/1978)