Dieci anni fa alcuni ricercatori hanno chiesto a un ventenne di recarsi in un parco a Parigi per “rimorchiare” le ragazze. Ebbene, quando il ragazzo non aveva un cane al guinzaglio ha ottenuto il numero di telefono delle ragazze nel 9% dei casi, mentre in presenza del suo animale da compagnia la percentuale saliva al 28%.
Il lockdown
Siamo da molti anni uno dei Paesi più pet friendly d’Europa e del mondo. Con il Covid lo siamo diventati ancora di più. I dati parlano chiaro il Covid-19 e il lockdown pare abbiano portato a un boom di acquisto di animali da compagnia.
Nelle case degli italiani vivono oggi oltre 60 milioni di cani, gatti, piccoli mammiferi, uccelli, pesci e tartarughe.
Già, proprio loro hanno tenuto compagnia, durante i mesi del lockdown a chi ha avuto la fortuna di possederne uno. Cani, gatti e perché no, coniglietti che animano la casa e che spesso risultano essere i nostri migliori amici.
Costi, ma quanto mi costi?
La sempre maggior attenzione al benessere e alla cura degli animali che vivono con noi è confermato dalla crescita 43 16 novembre 2021 della spesa in accessori e prodotti per l’igiene quotidiana e pure per i giochi. In aumento le spese per il veterinario, raddoppiate rispetto al 2019, mentre la richiesta di disponibilità per un pet sitter è addirittura quadruplicata.
Il 41% dei Millennials (i nati tra la metà degli anni ’80 e ’90) dichiara di non badare a spese per la salute degli animali di casa e anche gli anziani possiedono un animale di compagnia. Va da sé che la passione per gli animali domestici non è un fenomeno solo italiano.
Negli Stati Uniti, dove “Max” è il nome più popolare per i cani e “Smokey” quello per i gatti, lo scorso anno gli americani hanno speso quasi 100 miliardi di dollari in animali domestici e cura degli animali. Un importo maggiore del PIL dell’Etiopia.
La pet economy
Gli animali domestici sono diventati a pieno titolo componenti della famiglia che li ospita. Attorno a loro si è sviluppata quella che ormai viene chiamata “pet economy”, la filiera di prodotti e servizi dedicati agli animali domestici. Un articolo pubblicato recentemente su Milano Finanza intitolato “Azioni al guinzaglio” spiega che la pet economy può rappresentare anche una possibilità di investimento e quindi di guadagno.
Un fondo ad hoc per investire nella pet economy
Già nel luglio 2019 segnalavo il crescente interesse mondiale per questo settore di investimento. In particolare, accennavo all’unico fondo d’investimento sul tema: Allianz Pet and Animal Wellbeing. Fondo che ha segnato una crescita a un anno del 33% e dal suo lancio superiore all’90%.
“Difficile vedere un gatto in una stanza buia, soprattutto se il gatto non c’è.”
Proverbio Cinese